MAZZARELLA: FUNIVIA DEL BONDONE, LE SCELTE SI FACCIANO SUI DATI
- Massimiliano Mazzarella
- 17 mar
- Tempo di lettura: 2 min
#SìTrento crede che le valutazioni debbano essere fatte sulla base dei dati concreti. Poi, si può essere d’accordo o meno, ma fermarsi allo slogan “soldi sperperati, si investa su altro” è puro populismo.
Se un progetto è sostenibile – e questo lo è – è giusto realizzarlo. 👉A questo link tutta la mia analisi:

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Qui l'articolo:
Mazzarella risponde a Geat: «Costa solo 1,5 milioni all’anno ed è un servizio pubblico»
«La funivia è una grande opportunità»
No alle posizioni ideologiche sulla funivia del Bondone e ai “no” detti di pancia, magari per blandire gli elettori. A sostenere il grande impianto (e non poteva essere altrimenti, visto il nome della lista) è “Sì Trento”.
«Essa – spiega Massimiliano Mazzarella – rappresenta un’opportunità di sviluppo». E lo motiva riportando una serie di considerazioni basate sull’analisi dei documenti ufficiali della Provincia.
«Non è vero – sostiene Mazzarella, rispondendo al candidato sindaco Claudio Geat – che la funivia porterà 2.500 persone al giorno a Vason. Il progetto prevede qualcosa di molto diverso, ossia un numero di passaggi giornalieri (non di persone) distribuito equamente su tre tratte: un terzo degli utenti utilizzerà la tratta ex-Italcementi – centro città; un terzo quella da e per #Sardagna; un terzo quella da e per Vason. La media giornaliera su base annuale è di 1.290 persone al giorno, non 2.500, e non tutte dirette a #Vason. Il traffico turistico rappresenta solo il 25-30% degli utenti, mentre il restante 70-75% sarà composto da cittadini, studenti e pendolari. Si tratta di un servizio pubblico, non solo turistico».
#Mazzarella sostiene inoltre che i costi per la collettività saranno inferiori ai 3 milioni di euro all’anno stimati dai contrari all’impianto.
«Ecco il dettaglio – spiega il candidato di Sì Trento –. I costi annuali di gestione saranno di 3,9 milioni di euro, di cui 1,4 milioni coperti dai biglietti, 0,6 milioni già oggi spesi per la funivia attuale e 0,4 milioni di risparmio sul trasporto pubblico su gomma. Il saldo finale è dunque di 1,5 milioni di euro, esattamente la metà di quanto affermano i detrattori».
Inoltre, secondo Mazzarella, la funivia avrebbe un grado di copertura dei costi del 35%, contro il 17% dei bus.
L’unico punto su cui Mazzarella è disposto a dare (parzialmente) ragione a Geat riguarda la cancellazione di un ettaro e mezzo di vigne pregiate.
«Ma in Trentino – osserva – ci sono 10.199 ettari di vigneti. L’area coinvolta rappresenta solo lo 0,014% della superficie vitata».
In conclusione: «La funivia del Bondone non è solo un’opera turistica, ma un’infrastruttura strategica per la mobilità di Trento. I dati dimostrano che è sostenibile e vantaggiosa per cittadini, studenti e pendolari, con costi per la collettività in linea con quelli di altri servizi pubblici».
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